V -IL COMUNE DI TERRACINA SOLLECITA IL MINISTRO GENERALE AD ACCETTARE L'OSPIZIO (1738)
(Roma, Archivum Generale O.F.M.Cap., G 107, 5: Terracina 5)
R.mo Padre e Padrone col.mo.
Siccome da questi nostri cittadini si è sempre nudrito un ardente desiderio di avere in città la Religione serafica cappuccina, cosi, all'istanza che per parte della medesima ci fu fatta il mese scorso, il pubblico consiglio, a pieni voti, condescese et accettò la rinunzia che fece l'eremita fra Cristoforo Guigò d'una chiesolina et abitazione da lui fabricata in luogo ameno contiguo alla città, ad effetto che la Religione potesse proseguirvi la fabrica dentro il termine di sei anni, per poi essere ad abitarla. Onde, nell'atto che ne porgiamo riverente i rincontro alla P.V. R.ma, la preghiamo a volerci consolare, mentre noi, a nome di tutti, l'accertiamo della dovuta venerazione et assistenza, mentre riguardo a qualche annua limosina si provederà a suo luogo e tempo. E, cola rassegna della nostra divozione, le baciamo con pieno ossequio le s. mani.
D.V.P. R.ma
Terracina, 14 [...] del 1738
d.mi serv.ri oblig.mi
Loreto Mangoni sindaco
Francesco Brandini p.mo oficiale
Sul tergo: Roma 1738. Conv.to di Terracina.
Sig. Sindico ed ufficiale di Terracina. Si consulti col R.P. Prov.le di Roma la risposta.