le Origini del Culto
Le origini del culto della Madonna della Delibera in Terracina non sono sufficientemente documentate. Nondimeno è certo che, nel secondo decennio del Quattrocento, l'immagine della Vergine era venerata nel preciso luogo dove ancora oggi si ammira. Ed era la stessa che I fedeli vengono a visitare ai nostri giorni. Vari indizi, però, fanno ritenere che il culto ivi a Maria tributato sia più antico, forse di secoli. Esso risale almeno al Trecento, quando sul posto sorgeva una edicola rurale, non dissimile dalle tante disseminate lungo le strade di campagna, che per secoli ai viandanti hanno offerto un richiamo alla fede e, anche, un riparo dalle intemperie. Ma nulla sappiamo circa il tempo, le circostanze, i motivi che indussero uno o più fedeli a costruire la primitiva edicola.
Una cosa tuttavia è certa: in essa vi era raffigurata, quasi sicuramente sul muro, la Madonna col Bambino in braccio.
Motivo che fu ripreso ed immortalato nell'affresco che, con proporzioni maggiori ed arte ben superiore, fu realizzato nella chiesa eretta all'inizio del Quattrocento, e rimane intatto nell'attuale santuario, cominciato a costruire nel 1889 ed aperto al pubblico nel 1896.
Alla custodia del luogo di culto mariano si avvicendarono singoli eremiti, sino alla fine dell'Ottocento; e ad essi succedettero i missionari dell'amore Divino di Gesù, dal 1901 al 1910, mentre, a cominciare da quest 'ultimo anno, ne sono custodi i padri cappuccini.
Dall'insieme delle testimonianze, una cosa risulta sicuramente provata nel corso di circa sette secoli, nel cuore della terracinese "Valle dei Santi", mai venne meno il culto mariano. In fatti, non vi è assolutamente posto per una pretesa cessazione del culto che si sarebbe verificata in tempo "immemorabile" e che la leggenda dell'invenzione "miracolosa" (animali che sostano riverentemente presso l'immagine sepolta) farebbe supporre. Molto probabilmente, il fenomeno che diede origine alla denominazione di "Valle dei Santi" cominciò con l'erezione dell'edicola dedicata alla Delibera, cui seguì quella di piccole cappelle in onore di altri santi; anzi, due di esse furono intitolate alla Madre di Dio, e cioè S. Maria della Neve e S. Maria della Stella. La fioritura di tante edicole nella "Valle dei Santi", mentre scandisce l'esodo del popolo dalla città e la progressiva appropriazione del circostante territorio come spazio in cui vivere e lavorare, documenta come il luogo sacro, la chiesa, abbia avuto, per secoli, la funzione di centro aggregante.
È uno dei riflessi sociali ed "urbanistici" del fatto religioso. Non a caso oggi, intorno al Santuario della Delibera sorge un popoloso quartiere.