III -IL P. GIOVANNI PAOLO DA TIVOLI FORNISCE INFORMAZIONI CIRCA L'OSPIZIO (1737)
(Roma, Archivum Generale O.F.M.Cap., G 107, 5: Terracina 3)
Molto Rev.Do P.Re Oss.Mo.
Notifico Alla P.V .M.R. Che Il Sudetto Romitorio Di Terracina È Fuori Della Città Mezzo Miglio, Comodissimo Poi Per Lo Sbarco De' Vocali, E Sta Nel Miglior Sito Che Vi Sia Avanti Al Mare; Et È Aria Perfettissima; E Dice Il Romito Che Vol Tornare Al Suo Paese; E Però Mi Prega Che Ciò Si Facesse Presto. In Questa Chiesa Credo Non Vi Sia Campana, E Però Non Dovrebbe Esser Soggetta Al Vescovo. E Però La P.V.M.R., Come Padre Prudentissimo, Faccia Quello Che Stima Meglio Circa Di Questo.
Gli Fo Sapere Come Io Sono Stato Ben Due Volte Al Esame Della Confessione In Publica Difinitione; Ma, Si Come Doppo Fui Collocato Di Fameglia In Rieti, Non Presi Patente, Havendomi Il Suo Antecessore Detto Che, Quando Havessi Avuto Bisogno, Me L'haverebbe Mandata. Ma Io Non Gli L'ho Mai Domandata, Per Non Haver Avuto Bisogno. Ma Qui Ogni Giorno I Benefattori Mi Pregano A Confessarli; E Però, Se Stima Bene, Io Rimetto Il Tutto Alla Sua Prudenza. E, Con Riverirla, Resto Suo Vero E Fedel Servo.
D.V.P.M.R.
Piperno, Li 4 Aprile [1737]
Aff.Mo Servo
Fra Gio. Paolo Da Tivoli, Cap.No