TESTAMENTO DI SIENA 1226

[132]

"Scrivi che benedico tutti i miei frati che sono ora nellíOrdine e quelli che vi entreranno fino alla fine del mondo. Siccome non posso parlare a motivo della debolezza e per la sofferenza della malattia, brevemente manifesto ai miei frati la mia volontà in queste tre esortazioni.

 

 

[133]

Cioè: in segno di ricordo della mia benedizione e del mio testamento, sempre si amino tra loro,

 

 

[134]

sempre amino ed osservino la nostra signora la santa povertà,

 

 

[135]

e sempre siano fedeli e sottomessi ai prelati e a tutti i chierici della santa madre Chiesa